Prezzi in caduta per i pomodori, la redditività del reparto ancora sotto pressione

Week 45: nell’ortofrutta Lcc prosegue la flessione a valore, rallenta la dinamica deflattiva

Prezzi in caduta per i pomodori, la redditività del reparto ancora sotto pressione

Nella settimana 45 si conferma la contrazione del valore dell’ortofrutta LCC rispetto alla precedente. Il calo coinvolge anche i volumi, mentre il prezzo medio mix contiene la flessione rispetto alla week 44. Sul fronte dei canali, in controtendenza rispetto alle ultime tre settimane, il discount registra la performance relativa più solida.
A livello merceologico, verdure e soprattutto pomodori evidenziano un marcato ribasso dei prezzi al chilo. La dinamica favorisce i consumi, ma non garantisce un adeguato recupero a valore, con impatti rilevanti sulla redditività del reparto.

Clicca qui per ingrandire

La settimana che si chiude il 9 novembre conferma il segno negativo per le vendite a valore dell’ortofrutta a peso imposto, in linea con la precedente (-2%). Nella week 45 arretrano, seppur lievemente, anche i volumi della Gdo (-1%), mentre il prezzo medio mix continua a evidenziare una dinamica deflattiva (-1%), ma meno marcata rispetto alle settimane passate.
Sul fronte dei canali, il calo dei volumi riguarda quasi l’intero perimetro, con una flessione più significativa per gli ipermercati (-4%). In controtendenza rispetto alle tre settimane precedenti, il discount mostra invece la performance più solida e l’unico segno positivo a volume (+1%).

Clicca qui per ingrandire

In questo periodo, la variazione negativa del prezzo medio mix è trainata quasi esclusivamente dal comparto verdure. All’interno della macrocategoria, i pomodori rivestono un ruolo chiave sia in termini di volumi sia, soprattutto, per il contributo al fatturato del reparto. Infatti, i dati provenienti da ipermercati e supermercati delineano un quadro poco favorevole.
Dopo la fase inflattiva di settembre (+6% €/kg) con volumi in pareggio ma un incasso in positivo (+7%), l’euro-chilo dei pomodori ha registrato un vero e proprio crollo: -17% a ottobre e -20% nelle prime due settimane di novembre. Parallelamente, i volumi crescono (+10% a ottobre e +7% nel progressivo di novembre), ma l’incremento dei consumi non riesce a compensare la perdita di valore. Il bilancio rimane infatti negativo: -9% e -15% nei due periodi considerati.
Per dare un ordine di grandezza, nelle prime due settimane di novembre il prezzo medio al chilo dei pomodori (peso variabile più peso imposto) è sceso di quasi 1 euro; circoscrivendo l’analisi ai prodotti confezionati a peso imposto, la flessione si avvicina a 1,40 euro al chilo.

Clicca qui per ingrandire 

È evidente che i pomodori stiano replicando quanto già osservato in altre categorie orticole: un’offerta superiore alla domanda, favorita da condizioni climatiche ancora non ideali per i consumi di prodotti autunnali, ma anche una sovrapposizione di areali di produzione che sta determinando un forte ridimensionamento delle quotazioni e dei prezzi al consumo e - non per ultimo - una controcifra difficile da sostenere rispetto al medesimo periodo del 2024, quando i prezzi avevano raggiunto livelli molto elevati. Il confronto con l’andamento complessivo della verdura conferma il fenomeno. A parità di periodo, i trend dei volumi risultano simili (+10% e +7% per i pomodori, +9% e +7% per la verdura), ma l’intensità della flessione del prezzo medio mix più marcata nei i pomodori ne compromette maggiormente l’incasso: -9% per i pomodori contro -5% per la verdura a ottobre e, soprattutto, -15% contro -4% a novembre. In un contesto deflattivo e con una domanda discontinua, i pomodori emergono dunque come una delle categorie che più influenzano le dinamiche autunnali del reparto ortofrutta.