Proteine dove non c’erano: l’ortofrutta si fa strong

Con misSalad High Protein, L’Insalata dell’Orto porta nel reparto gusto, praticità e proteine vegetali

Proteine dove non c’erano: l’ortofrutta si fa strong

Il fenomeno “high protein” non è più una nicchia per sportivi: oggi invade scaffali e categorie diverse, dagli yogurt ai dessert, fino ad arrivare – in modo quasi surreale – perfino all’acqua. Secondo NIQ, il mercato dei prodotti proteici in Italia vale 2,1 miliardi di euro, con quasi 970 milioni di confezioni vendute e una crescita annua del 3,6%. Più di un italiano su due dichiara di consumare alimenti proteici, spinto da una nuova consapevolezza alimentare e dal desiderio di coniugare salute e gusto.
Eppure, fino a oggi, nel reparto ortofrutta non esisteva un’alternativa proteica vera e propria. A colmare il vuoto ci ha pensato L’Insalata dell’Orto, che a Fruit Attraction di Madrid ha lanciato la gamma misSalad High Protein, la prima linea di verdure pronte da cuocere arricchite con proteine vegetali.
Le referenze scelte per questa rivoluzione non sono casuali: si tratta di tre best seller della linea Pronti da Cuocere, rivisitati in chiave proteica grazie a un estruso vegetale a base di proteine di pisello, ingrediente clean label e aromatizzabile. Nascono così gli Spaghetti di Verdure High Protein al pomodoro, i Cubetti di Zucca High Protein al gusto amaretto e il Minestrone High Protein al rosmarino, un mix che unisce praticità, nutrizione e gusto.

Sara Menin: “Proteine vegetali, gusto e praticità: il mix vincente”
“Nel reparto ortofrutta non c’era nulla di proteico, nonostante il consumatore cercasse soluzioni già altrove – spiega Sara Menin, direttore marketing e comunicazione de L’Insalata dell’Orto –. Yogurt, snack e perfino l’acqua hanno già cavalcato questa onda, ma mancava un’alternativa vegetale, naturale e con gusto nel nostro comparto. Con la linea High Protein di misSalad abbiamo colmato questo vuoto”.
La scelta di puntare sulle verdure da cuocere non è casuale: “Si tratta di una categoria che dopo anni di sofferenza è tornata a crescere con decisione: assecondare questo sviluppo era fondamentale. Abbiamo unito quindi un trend di consumo in forte ascesa con quello del mondo proteico, creando un binomio vincente”.

Il progetto intercetta target diversi: “Da un lato giovani tra i 15 e i 45 anni, attenti al mondo healthy e alla performance, che vogliono cibi sani, veloci e nutrienti. Dall’altro gli adulti over 40, spesso con famiglia, che vogliono integrare proteine vegetali senza ricorrere a prodotti processati. Entrambi cercano un’alternativa semplice e gustosa agli integratori in polvere”.
E la gamma non è solo marketing, ma ‘sostanza nutrizionale’: “Consideriamo che per una persona tra i 50 e i 70 chili il fabbisogno giornaliero è di 50-56 grammi di proteine. Con i nostri prodotti – dagli spaghetti di verdure con oltre 12 grammi di proteine a porzione, alla zucca arricchita con crumble all’amaretto che ne garantisce 15, fino al minestrone al rosmarino che arriva a 25 grammi – si ottiene un apporto significativo. Non vogliamo sostituire la proteina animale, ma offrire una valida alternativa vegetale, completa e naturale”.

Gli ingredienti sono stati scelti con cura: “Abbiamo utilizzato solo proteine vegetali di pisello, pure e clean label, arricchite con aromi naturali che danno carattere alle ricette. Non ci interessava solo “mettere proteine”: volevamo un prodotto pronto da cuocere che fosse buono, pratico e funzionale”.

Lo sguardo è già rivolto al futuro: “In Fiera abbiamo potuto testare un interesse palpabile da parte degli operatori, e a breve misureremo il riscontro del mercato – conclude Menin –. Poi ci piacerebbe sviluppare nuove varianti, magari ispirate alle ricette regionali italiane. I numeri del comparto ci incoraggiano: il trend proteico cresce a doppia cifra, il plant-based continua a espandersi. Siamo convinti che questa sia solo la prima tappa di una rivoluzione nell’ortofrutta”.