Attualità
Il porto di Rotterdam riparte, ma la tregua è fragile
Sospeso lo sciopero dei portuali dopo cinque giorni di blocco

Da ieri mattina, lunedì 13 ottobre, i lavoratori addetti alla messa in sicurezza delle merci del porto di Rotterdam hanno sospeso lo sciopero che da mercoledì 8 ottobre aveva paralizzato il più grande scalo europeo, come riporta il sito Portalfructicola.com. La protesta, indetta dal sindacato FNV per chiedere migliori retribuzioni, aveva provocato ingorghi e rallentamenti nelle operazioni di carico e scarico, con ripercussioni significative sulla catena logistica.
La svolta è arrivata dopo l’intervento di un tribunale, sollecitato da una delegazione del settore logistico che chiedeva di vietare o limitare la protesta a causa delle conseguenze sociali. Durante l’udienza, sotto la supervisione dei giudici, aziende di stivaggio e sindacato hanno trovato un’intesa provvisoria: le attività riprenderanno per quattro giorni, a partire dalle 7:00 del 13 ottobre, mentre i negoziati ripartiranno domenica 19. L’Autorità Portuale di Rotterdam, pur definendo la soluzione “non ideale”, ha sottolineato che la riapertura consentirà di ridurre parte dell’arretrato e di garantire la fornitura ai Paesi Bassi. “L’obiettivo – ha dichiarato l’ente – resta quello di tutelare gli interessi della logistica e della società, di fronte a danni sproporzionati che mettono a rischio la sicurezza degli approvvigionamenti”.
Anversa, continua la protesta dei piloti
Intanto, in Belgio, resta critica la situazione nel porto di Anversa, dove i piloti – responsabili della manovra delle navi in ingresso e in uscita – sono in sciopero dal 5 ottobre contro le riforme federali del sistema pensionistico. Alle 7:00 di lunedì 13 ottobre, l’Autorità portuale segnalava 93 navi prive di orario di manovra e 19 già in ritardo. Disagi anche a Zeebrugge, con 12 navi bloccate. I rallentamenti, avvertono le autorità, potrebbero protrarsi nei prossimi giorni. (aa)
